La maschera, Babalibri

Grégoire Solotareff,  La maschera,  Milano, Babalibri, 2021, pp.36, € 5.80, Collana “Bababum”. Età 3/7 anni

C’era una volta un lupo nero e cattivo; una sera si mangiò, o meglio ingurgitò per intero, due bimbi: Ulisse e Lila. I due fratelli, spinti dalla disperazione del trovarsi nella pancia dell’inquietante canide, iniziarono a colpire le sue pareti dello stomaco, riuscendo incredibilmente ad ucciderlo. Una volta usciti dalla pancia del lupo presero una curiosa decisione: Ulisse ebbe l’idea di produrre un’inquietante maschera con le orecchie del lupo ucciso, mentre Lila si fece un grande mantello con la nera pelliccia. Dando spazio e al proprio lupo interiore, iniziarono a passeggiare per le strade del loro paese spaventando chiunque, dando spazio a quella ferinità innata che Lila a differenza del fratello riuscirà a controllare.

Grégoire Solotareff  da luce ad un albo piuttosto complesso, in grado di raccontare molto di più rispetto alle proprie illustrazioni, così semplici e istintive. Infatti, l’opera edita da Babalibri sembra voler porre il proprio focus sul simbolismo classico del lupo, qui rappresentato come un’innata esteriorizzazione della cattiveria, che trova terreno fertile in un’infanzia in cui l’adulto appare poco presente, distaccato e lontano. Un’infanzia tutt’altro che rassicurante, in cui Solotareff, ponendo l’accento sulla necessarietà del cavarsela da soli e sulla tentazione attrattiva del lato oscuro, evidenzia l’assenza del mondo adulto e il semplice bisogno di affettività inconscia, che sembra trovare soluzione solo tra pari. (Loris Gualdi)

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